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"Questi pochi giorni... Vissuti d'un fiato... Pochi... Malgrado sembrassero tanti... Affollati, uno dietro l'altro, distesi... nel piano della vita...finiti in un volo che porta lontano". Seguono le immagini delle isole ponziane: Ponza, Palmarola, Zannone. E con esse i sogni, che lentamente nascono e si insinuano. Essi, suggerisce il poeta, s'affacciano, sorridono, ammiccano, vibrano, scompaiono, riappaiono... Un mare infinito, in cui si rinfresca e rinnova "il flusso dell'essere" e affiorano "i sogni, la dolcezza, l'erotismo, la voglia di vita, la nuova organizzazione", tutto materiale che concorre all'"insostenibile leggerezza dell'essere" cara a uno scrittore come Milan Kundera e a tutti i suoi lettori. Dal cuore di Schettini s'inseguono l'un l'altro, si trasformano in qualcosa che fa vibrare il cuore, quello del poeta, ma anche il nostro: ed ecco l'uomo "caduto su una strada finita", la donna "in difficoltà della sua vita". Dove sono le emozioni? Perché "più arida, asciutta, a volte vuota" la nostra esistenza?" (Dalla Prefazione di Giuseppe Leonelli)